Il controllo accessi RFID, utilizzato nei sistemi di chiusura digitali SimonsVoss, permette l’identificazione dell’autorizzazione della credenziale d’accesso in modalità contactless 

Scopri in questo articolo, con gli esperti di SimonsVoss, le principali caratteristiche e i vantaggi del controllo accessi RFID

Il controllo accessi RFID è un sistema di controllo accessi che impiega la tecnologia di Radio Frequency Identification: una tecnologia che consente di leggere o memorizzare i dati senza necessità di contatto fisico tra il varco e il dispositivo di apertura, in quanto la trasmissione dei dati avviene attraverso un segnale radio, che registra il supporto senza doverlo necessariamente vedere o toccare. 
I sistemi di chiusura digitali SimonsVoss – pioniere nel settore dei sistemi di chiusura digitali per il controllo accessi wireless - adottano la tecnologia RFID: per aprire un varco è sufficiente avvicinare la propria credenziale di accesso, come il transponder attivo per l’apertura di varchi o le SmartCard RFID passive, al dispositivo di lettura senza fili presente sul varco stesso.  

Controllo accessi RFID: funzionamento e tipologie di transponder 

Il transponder, uno dei mezzi di identificazione utilizzati nei sistemi di chiusura digitali SimonsVoss, funge da supporto dati del sistema e al suo interno sono presenti un microchip e un elemento accoppiatore. Il transponder, una volta entrato nel raggio d’azione del lettore presente sulla maniglia smart o cilindro di chiusura digitale, reagisce per essere registrato. Il processo di identificazione avviene nel giro di pochi secondi:

  • il lettore genera un campo elettromagnetico, che viene ricevuto dall'antenna del transponder e inoltrato al microchip;
  • il campo magnetico trasmette l’ordine di identificazione e interrogazione delle informazioni memorizzate sul transponder, ad esempio il numero di serie;
  • il transponder riconosce il dispositivo e il relativo ordine, per cui i dati richiesti possono essere trasmessi al campo magnetico e acquisiti dal lettore.

Il controllo accessi RFID può contare oggi su diverse tipologie di transponder:

  • I transponder RFID passivi: ricevono energia per la trasmissione di dati dal campo elettromagnetico del lettore RFID e hanno una portata di alcuni metri. Esistono anche le SmartCard RFID passive e di solito vengono preferite al transponder se all’interno dell’impianto esistente vi sono già sistemi passivi basati sul badge. Ad esempio, nelle aziende la registrazione degli orari di entrate e uscita dei dipendenti di un’azienda viene spesso gestita tramite “timbratura” del badge aziendale.
  • I transponder RFID attivi possiedono una fonte di energia propria (batteria) e sono in grado di trasmettere dati da una distanza fino a 100m.
  • I transponder semi-passivi possiedono una fonte di energia integrata per la propria alimentazione, ma necessitano di una sorgente di corrente esterna per la risposta.
Controllo accessi RFID

Quali sono i componenti di un sistema di controllo accessi RFID oltre al transponder? 

Oltre al transponder RFID, ossia il supporto di identificazione in cui sono contenute le informazioni necessarie per autorizzare l’accesso - contenente una memoria da 1 bit (ad es. per la sicurezza delle merci) fino a 8 kilobyte (ad es. per i protocolli di sicurezza) – il controllo accessi RFID necessita di almeno altri due componenti:

  • Lettore RFID: le informazioni memorizzate sul mezzo di identificazione, transponder, vengono lette tramite lettore che può essere fisso, come nel caso di stazioni di lettura su cancelli e porte, oppure mobile.
  • Software RFID: consente di controllare lo scambio di dati tra i due componenti hardware nonché di gestire i processi informativi. Di norma, nel cosiddetto backend, è inserita una banca dati con le necessarie informazioni.

I vantaggi del controllo accessi RFID

Il più grande vantaggio offerto dalla tecnologia RFID riguarda l’identificazione contactless, che consente la comunicazione senza contatto fra trasmettitore e ricevitore. Nello specifico ambito dei sistemi di chiusura digitali, il controllo accessi RFID comporta diversi vantaggi:

  • il mezzo di identificazione è registrabile singolarmente;
  • può essere un elemento strategico per i sistemi di chiusura digitali per le aziende. Il sistema consente infatti di gestire agevolmente numerose tipologie di varchi e mettere in sicurezza sia gli asset aziendali sia il personale, anche gestendo con un unico sistema più edifici in luoghi differenti;
  • grazie al controllo accessi RFID è possibile predisporre autorizzazioni temporanee, ad esempio, per i visitatori occasionali della struttura. In questo modo è possibile sapere in qualsiasi momento quanto a lungo determinate persone abbiano stazionato nell’edificio e in quali spazi;
  • i transponder RFID di SimonsVoss sono dotati di una fonte di energia propria e consento di effettuare fino a 400.000 cicli di chiusura.
Controllo accessi RFID

Per scoprire di più sul controllo accessi RFID e sul mondo senza chiavi di SimonsVoss, l’esperto dei sistemi di chiusura digitali per il controllo accessi wireless, è possibile richiedere una consulenza personalizzata agli esperti di SimonsVoss Italia.

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