RFID - chiusura digitale

Cos’è l’RFID?

La sigla RFID significa letteralmente “Radio Frequency Identification”. La RFID è una tecnologia in cui la maggior parte della gente si imbatte nella vita di ogni giorno, spesso inconsapevolmente. I sistemi RFID consentono di leggere o memorizzare i dati senza contatto. La trasmissione dei dati avviene quindi attraverso un segnale radio, che consente di registrare il supporto senza doverlo necessariamente vedere o toccare.

 

Sviluppo dell’RFID

I sistemi RFID sono stati sviluppati già a partire dagli anni sessanta. All’epoca questa tecnologia faticava ad affermarsi a motivo degli alti costi delle materie prime (prezzi dei chip, ecc.). Dieci anni dopo l’RFID iniziò a essere impiegata come sistema di sicurezza contro i furti di merci. Seguirono poi i sistemi per l’identificazione degli animali. Alla fine del XX secolo la tecnologia RFID subì una rivoluzione grazie al calo dei prezzi per i transponder RFID e allo sviluppo sempre più marcato. Oggi non sono solo le aziende a investire nei sistemi contactless: anche i privati fanno un uso personale della tecnologia RFID. I campi d’impiego comprendono i settori e gli ambiti più svariati, come ad es. i sistemi di accesso digitali o i pagamenti elettronici.

 

Quali sono i componenti di un sistema RFID?

I sistemi RFID sono composti essenzialmente da un lettore (lettore RFID), un supporto di identificazione (transponder/tag RFID) e un software in background (backend).

Lettore RFID
Le informazioni memorizzate sul supporto di identificazione vengono lette mediante il lettore. Questa operazione può seguire percorsi differenti. Sono disponibili, tra le altre cose, lettori fissi come stazioni di lettura su cancelli e porte ma anche varianti mobili delle dimensioni di uno smartphone.

I transponder RFID si suddividono nelle seguenti categorie:

- I transponder RFID passivi ricevono energia per la trasmissione di dati dal campo elettromagnetico del lettore RFID. Hanno una portata di alcuni metri.

- I transponder RFID attivi possiedono una fonte di energia propria (batteria) e sono in grado di trasmettere dati da una distanza fino a 100m.

- I transponder semi-passivi possiedono una fonte di energia integrata per la propria alimentazione, ma necessitano di una sorgente di corrente esterna per la risposta.

I transponder possono memorizzare informazioni differenti in base all’ambito di applicazione. Le dimensioni della memoria vanno da 1 bit (ad es. per la sicurezza delle merci) fino a 8 kilobyte (ad es. per i protocolli di sicurezza).

Software
Il software RFID consente di controllare lo scambio di dati tra i due componenti hardware nonché di gestire i processi informativi. Di norma, nel cosiddetto “backend” è inserita una banca dati con le necessarie informazioni.

Come funziona la tecnologia RFID?

Il transponder serve come supporto dati del sistema e contiene un microchip e un elemento accoppiatore. Nel caso del transponder passivo il suo comportamento è completamente inattivo. Tuttavia, non appena entra nel raggio d’azione del lettore, il supporto di identificazione reagisce per essere registrato. I due dispositivi si sintonizzano e, non appena si trovano nel reciproco raggio d’azione, consentono di inviare e ricevere segnali.

In concreto, il lettore genera un campo elettromagnetico, che viene ricevuto dall'antenna del transponder e inoltrato al microchip. Il campo magnetico trasmette l’ordine di identificazione e interrogazione delle informazioni memorizzate sul trasponder (ad es. il numero di serie). Il transponder riconosce il dispositivo amico e il relativo ordine, per cui i dati richiesti possono essere trasmessi al campo magnetico e acquisiti dal lettore. Il processo di identificazione avviene nel giro di alcuni secondi.

Vantaggi dei sistemi RFID

Il più grande vantaggio offerto dalla tecnologia RFID riguarda l’identificazione contactless, che consente la comunicazione senza contatto fra trasmettitore e ricevitore. In precedenza la merce veniva scansionata mediante il codice a barre, che comportava un’usura elevata. Oggi è possibile l’identificazione istantanea in un raggio fino a cento metri, che consente di penetrare diversi materiali. In questo modo si possono rilevare nel giro di pochi secondi non solo oggetti ma anche animali o persone. Un ulteriore vantaggio riguarda le caratteristiche del mezzo di identificazione. È possibile adattare forma e grandezza del microchip con antenna ai requisiti individuali, con relativa integrazione nel prodotto. I transponder tradizionali sono naturalmente resistenti agli agenti atmosferici. Anche in caso di condizioni ambientali difficili i transponder si dimostrano resistenti e consentono la lettura in qualsiasi momento. La cosiddetta “lettura multipla” offre un ulteriore e considerevole valore aggiunto nell’ambito della logistica, quando si tratta di rilevare diversi supporti dati o tag nel giro di pochi secondi. Anche quando si tratta di consentire l’accesso di persone a edifici o aree, tuttavia, l’identificazione mediante tecnologia RFID offre un importante vantaggio, ovvero la possibilità di sostituire le chiavi con transponder registrabili singolarmente.

Grazie all’impiego di materiali a elevata resistenza la tecnologia RFID si dimostra perfetta per l’uso in ambito industriale e per la produzione. Ad es., è possibile identificare singole fasi di produzione, per riprodurre processi. I tag, però, sono utilizzati anche per l’identificazione univoca di elementi strutturali, materiali e parti di ricambio. Questo tipo di identificazione consente di scoprire la contraffazione di singole parti.

Nell’ambito della logistica i container sono dotati di chip, atti a facilitare notevolmente l’identificazione e la lettura. Un metodo che permette di identificare comodamente il contenuto dei singoli container nel porto o durante i controlli doganali. Tuttavia, anche i sistemi di stoccaggio traggono vantaggio dalla tecnologia RFID. Infatti, si possono scansionare centinaia di prodotti allo stesso tempo, ottimizzando i processi lungo le catene della produzione e della logistica. Ne sono interessati, in particolare, i sistemi di stoccaggio intelligenti, in cui il riempimento degli scaffali viene effettuato mediante cicli automatizzati. Inoltre, in pochi secondi è possibile effettuare l’inventario.

I sistemi RFID, tuttavia, trovano già impiego anche nella vita quotidiana. Ad es., il passaporto è provvisto di un chip RFID, su cui sono memorizzate la foto del passaporto in formato digitale e le impronte digitali. Anche per i pagamenti contactless utilizziamo una carta di credito con chip RFID integrato, contenente i dati del nostro conto, per cui alla cassa è sufficiente una semplice lettura. Anche questa procedura, tuttavia, potrebbe appartenere presto al passato. I primi supermercati hanno già dotato di tag il loro intero assortimento. Non è più necessario che la cassiera scansioni gli articoli uno per uno: l’intero carrello della spesa viene rilevato e conteggiato al “checkout” senza l’intervento del personale.

Un ulteriore, enorme, campo d’impiego della tecnologia RFID riguarda l’ambito della “chiusura digitale”.

 

Chiusura digitale mediante tecnologia RFID

La chiusura digitale mediante RFID offre molteplici possibilità, quando si tratta di realizzare controlli dell’accesso senza l’uso di chiavi. Grazie alla chiusura digitale contactless singole persone o gruppi possono accedere a determinati edifici, locali o settori.

 

I sistemi di chiusura digitale sono fondamentalmente di due tipi:

nel funzionamento online le chiusure digitali sono collegate con un computer centrale. Ciò consente di interrogare e aggiornare immediatamente le autorizzazioni all’accesso. In caso di smarrimento di un mezzo di accesso (transponder o keycard), è possibile effettuarne il blocco immediato con relativa sostituzione, semplicemente premendo un pulsante.

Al contrario , i sistemi offline non hanno un collegamento costante con la centrale. In questi casi, l’elenco delle persone autorizzate viene conservato in loco. Al momento della scansione si verifica se l’identificativo in questione sia inserito in elenco. In caso di corrispondenza viene autorizzato l’accesso. Nel caso della chiusura digitale con sistemi offline i transponder devono essere programmati separatamente, con aggiornamento nell’elenco degli accessi.

 

Grazie alle chiusure digitali è possibile garantire le zone di sicurezza delle aziende o gli accessi delle strutture pubbliche. Transponder o keycard funzionano da apriporta e possono essere inseriti nei tesserini identificativi dei collaboratori o nei portachiavi. Con la chiusura digitale, tuttavia, non si aprono solo le porte, ma si garantisce anche l’accesso ad ascensori, barriere, casseforti per chiavi o depositi di chiavi per i Vigili del Fuoco. Inoltre, è possibile sapere in qualsiasi momento chi, dove e quando abbia avuto accesso. La registrazione consente anche di rilevare gli accessi non autorizzati o la durata della permanenza. In questo modo è possibile sapere in qualsiasi momento quanto a lungo determinati gruppi di persone abbiano stazionato nell’edificio.

 

Chiusura digitale con sistemi di accesso SimonsVoss

SimonsVoss, pioniere della tecnologia di chiusura wireless, controllata da RFID, offre soluzioni per sistemi destinati ad aziende medio-grandi, oltre che a strutture pubbliche. I sistemi di accesso digitali rimpiazzano le chiavi meccaniche con transponder digitali, tastierini PINCode o smartphone. I cilindri meccanici vengono sostituiti con cilindri di chiusura digitali di alta qualità, senza fili o fori.

Grazie alle caratteristiche intelligenti elaborate da un esperto della chiusura digitale come SimonsVoss è possibile, tra le altre cose, monitorare lo stato della porta e i relativi cambiamenti. Le notifiche mediante Event Manager possono essere inviate tramite messaggi push via e-mail o direttamente sullo smartphone.

Inoltre, è possibile predisporre anche autorizzazioni all’accesso temporanee per ospiti, prestatori di servizi o clienti. I transponder RFID di SimonsVoss sono dotati di una fonte di energia propria e consentono fino a 400.000 cicli di chiusura.

 

I vantaggi delle chiusure digitali di SimonsVoss

  • Le chiavi radio più moderne in forma di transponder, tastierino PINCode o smartcard

  • Chiusura ma non solo grazie a fasce orarie e registrazione

  • Zero problemi in caso di smarrimento delle chiavi: il transponder può essere bloccato agevolmente

  • Montaggio semplificato e facile espansione con il cilindro digitale senza fili o for

  • App web e programmazione intuitiva con configurazione in completa autonomia

  • Estrema convenienza grazie a sistemi economici che richiedono poca manutenzione

  • Completa flessibilità grazie alla gestione web, indipendente dal luogo

  • Assistenza totale garantita dal team dedicato e dai partner dei negozi specializzati nell’area DACH

I sistemi di chiusura SimonsVoss combinano funzionalità intelligente, alta qualità e design pluripremiato Made in Germany. Come fornitore di sistemi innovativi, SimonsVoss punta su scalabilità, elevata sicurezza, affidabilità dei componenti, software potenti e facilità d’uso. Per questo SimonsVoss è considerato uno dei leader per la tecnologia dei sistemi di chiusura digitali. Coraggio di innovare, pensare e agire in modo sostenibile e grande attenzione verso i collaboratori e partner: questa è la chiave del nostro successo nel settore dei controlli dell’accesso Made in Germany.

 

Scoprire il mondo senza chiavi di SimonsVoss, l’esperto delle chiusure digitali con tecnologia RFID

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